lunedì 11 gennaio 2010

Una via a Bettino Craxi: perchè non sono d'accordo


Fa discutere la proposta del Sindaco di Milano, Letizia Moratti di intitolare una via a Bettino Craxi, storico leader socialista, presidente del Consiglio dal 1983 al 1987, che ricoprì anche il ruolo di assessore nella comunità milanese.


Personalmente non sono d'accordo con questa proposta per i seguenti motivi: Craxi ha contribuito ad aumentare notevolmente il nostro debito pubblico, ha creato un sodalizio politico-affaristico con Berlusconi,di cui politicamente è il padre e non ha avuto il coraggio di farsi processare, preferendo l'esilio in Tunisia; ecco che d'incanto la Moratti vuole premiare uno scolaro che dal punto di vista politico-amministrativo, etico, etc. ha palesemente fallito.


Rimango, però, di stucco nel momento in cui gli esponenti del Pd non prendono posizione, o peggio, se la prendono, sono favorevoli, come capitato con Roberto Caputo, ex socialista, ora consigliere provinciale del Pd, il quale vorrebbe che si intitolasse una via alla Bicocca, proprio da dove è partita l'esperienza politica di Craxi.


Qual è la posizione del Pd milanese?

E' indifferente, favorevole, oppure no? Come mai il Pd non ha partecipato alla manifestazione organizzata da Di Pietro oggi a Milano, contro l'intitolazione di una via a Craxi? La maggior parte delle forze politiche milanesi è contraria( Idv, Lega, Sinistra, Lista di Dario Fo,etc.).


Vorrei suggerire al sindaco Moratti tre nomi di personaggi, più meritevoli e ammirabili di Craxi, a cui si potrebbe intitolare una via:


-Aldo Aniasi, sindaco di Milano dal 1967 al 1976, socialista, poi passato ai democratici di sinistra, a detta di molti il miglior sindaco di Milano dal Dopoguerra.


- Fratel Ettore, definito il "Padre dei poveri", uomo di immensa carità, fondatore di numerose case a sostegno degli ultimi e degli emarginati


- Eugenio Monti, campionissimo del bob, drammaticamente scomparso nel 2003, che durante l'Olimpiade invernale del 1964 compì un gesto di sportività che ne fece il primo atleta della storia a vincere la medaglia Pierre De Coubertin, la massima onoreficenza per uno sportivo. All'equipaggio britannico di Tony Nash e Robin Dixon, avversari del nostro doppio, si era rotto un bullone e Monti prestò loro il suo. I britannici vinsero la medaglia d'oro grazie al gesto di Monti e Monti e Sergio Siorpaes presero la medaglia di bronzo. Un vero esempio di lealtà sportiva, alla faccia di alcuni campioni di altri sport!


Andrea Scampini - consigliere comunale PD



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