venerdì 29 gennaio 2010

Via Craxi - capitolo secondo


La proposta di intitolare una via a Craxi arriva in un comune vicino al nostro, precisamente ad Arconate. Ad avanzare tale proposta è il fondatore di Nuova Arconate- Area Liberal, Ersilio Mattioni.

Pronta la risposta del Sindaco, nonchè Senatore, Mario Mantovani: "Non amo- ha risposto il sindaco- dedicare le strade di Arconate a personalità protagoniste della storia dei partiti. E poi- continua Mantovani- toccherebbe alla sua città, Milano".

Secondo Mantovani, stonerebbero già ad Arconate le vie dedicate ad uomini del sindacato, oppure la via dedicata ad Enrico Berlinguer. I cittadini potrebbero avere difficoltà a riconoscersi in politici di cui hanno vissuto l'esperienza temporale senza riconoscersi nei loro valori. Chissà perchè proprio Berlinguer, leader politico stimato da più parti, uno dei primi a sollevare la questione morale in Italia! Abbiamo anche a Magnago una via intitolata a Berlinguer, come una piazza dedicata a Pertini.

Giudizio positivo, invece, per Aldo Moro, Arconate ha dedicato, infatti, uno spazio, vicino al Municipio all'ex leader democristiano. Stessa giudizio, da parte del senatore, per la via De Gasperi.
Ci chiediamo se queste intitolazioni non possano urtare la sensibilità di alcuni arconatesi che non si sono mai riconosciuti nei valori dei due leaders politici democristiani.

Andrea Scampini - consigliere comunale PD

martedì 19 gennaio 2010

L'assessore "fantasma" al bilancio



Consultando il sito del Comune di Magnago, una cosa balza subito all'occhio, cioè che il vicesindaco Andrea Coscetti non siede più in Giunta, mentre il suo nome compare ancora, come membro di maggioranza, sia nella pagina del Consiglio comunale, sia nella pagina delle Commissioni consiliari, dove risulta ancora Presidente della Commissione affari generali-finanziaria.


Ciò che mi sorprende è il fatto che, scorrendo i nomi degli assessori con i rispettivi incarichi, nessuno di questi, stando almeno al sito, si occuperà di bilancio, materia cara all'assessore dimissionario.


Secondo i ben informati, toccherà al sindaco tenere i cordoni della borsa, conveniva allora scriverlo da qualche parte.

Se la maggioranza fosse dotata di rispetto per le opposizioni, avrebbe riunito i Capigruppo al termine delle vacanze natalizie per spiegare il rimpasto, fatto il giorno 19 dicembre, dopo l'adozione del Piano di Governo del territorio e per presentare il nuovo assessore alla sicurezza e polizia locale Pellegatta, il quale avrebbe potuto esprimere le proprie posizioni circa il suo nuovo compito. Quando serve la riunione dei capigruppo non viene mai convocata!


Andrea Scampini - consigliere comunale PD




domenica 17 gennaio 2010

Il nostro impegno per cambiare questo PGT

IL gruppo consiliare del PD di Magnago e Bienate si batterà nelle sedi amministrative per tutte quelle modifiche che riteniamo doverose all'attuale PGT: a questo proposito inviamo una lettera al presidente del consiglio comunale e al sindaco affinchè sia rispettato l'impegno, preso durante il consiglio dello scorso 19-12, di discutere il PGT e le sue modifiche in una serie di riunioni da tenersi nei primi mesi di questo anno. Perchè alle parole e ai facili proclami possano davvero seguire i fatti

Scarica la lettera (PDF)

Il gruppo consiliare del PD Magnago e Bienate

Lettera aperta sulle riunioni capigruppo

Il PD di Magnago e Bienate, da sempre in prima fila per lo snellimento della vita amministrativa del paese, lancia a tutti i cittadini, e in particolar modo all'amministrazione comunale, una proposta per ridare importanza alla riunione dei capigruppo, un momento importante della vita comunale, utile per snellire i lavori in vista dei consigli comunali, che nell'ultimo periodo è stata oltremodo svilita nel suo significato

Scarica la lettera (PDF)

Il gruppo consiliare del PD Magnago e Bienate

sabato 16 gennaio 2010

Tra Milano e Magnago è sempre tensione PDL - Lega


Milano come Magnago, la Lega fa le pulci alla stessa maggioranza della quale fa parte e chiede più verde e meno cemento.


È il contenuto di diciassette emendamenti e una mozione che il Consigliere comunale e capogruppo della Lega Matteo Salvini presenterà in Consiglio. Il capoluogo lombardo si troverà, infatti, a breve ad adottare il Pgt.


Il documento, che sostituirà il vecchio Piano regolatore, condizionerà nel bene e nel male il futuro della metropoli. Secondo Salvini, è folle prevedere 400-500mila abitanti in più, il Piano contempla troppi metri cubi di cemento in una città con la densità abitativa più alta a livello europeo. Le risorgive poi non sono mappate, in questo modo non si tutelano adeguatamente le zone umide.


Inoltre, il Piano prevede nelle vicinanze del metrò un indice di edificabilità troppo alto e la realizzazione di zone ad edilizia residenziale convenzionata, lasciata a discrezione dei costruttori. Mancherebbero, quindi, spazi abitativi per giovani, studenti e anziani. Le giovani coppie cercano casa fuori dal capoluogo lombardo perché qui è troppo caro. Gli studenti, invece, si trovano ammassati in miniappartamenti.

Salvini ha anche evidenziato la necessità di tutelare le cascine, i parchi Del Ticino, Agricolo Sud Milano e i Navigli.


Cambiano le città, ma le tensioni politiche Pdl- Lega sul Piano di Governo del territorio rimangono.


Andrea Scampini - Consigliere comunale Pd



mercoledì 13 gennaio 2010

una riflessione sui fatti di Rosarno


Con profondo rammarico abbiamo appreso dai giornali questa vicenda di sfruttamento, che ha visto come protagonisti tanti uomini di colore, provenienti dal già sfortunato continente africano.

Questi ragazzi per circa 30 euro al giorno raccoglievano agrumi nella piana calabrese, mentre i giovani e meno giovani calabresi stavano al bar a fumare oppure a giocare con il cellulare, ciò hanno purtroppo mostrato le riprese televisive, prendendo il sussidio di disoccupazione agricola. Un calabrese avrebbe preso circa 600-700 euro al mese a raccogliere agrumi, a Rosarno il reddito medio dell'operaio è sugli 800 euro mensili, beh 600 euro non sono proprio da buttare!


L'INPS di Reggio Calabria, infatti, censisce 1.500 braccianti agricoli italiani a Rosarno e solo 36 braccianti immigrati.Oltre a vivere in condizioni di completo degrado( ed è un eufemismo!), questi poveri ragazzi versavano 5 euro al giorno agli uomini di onore, o meglio di disonore, calabresi. Un medico, appartenente all'associazione Medici senza frontiere, ha evidenziato come le condizioni di vita degli immigrati di Rosarno siano da paese in via di sviluppo, ciò ha anche attirato la curiosità della BBC inglese, la quale l'anno scorso ha mandato un inviato per descrivere il fenomeno.

Di chi sono le responsabilità di questo scempio?
Per me ha ragione Vittorio Feltri, il quale tra l'altro sostiene che i rosarnesi dovrebbero combattere con la stessa foga i mafiosi, quando dice che è inutile prendersela con lo Stato, come ente invisibile, perchè in Calabria ci sono le stesse autorità politico-amministrative della Lombardia.Lo Stato c'è, forse sono i rappresentanti delle istituzioni a venire meno. Secondo voi una situazione del genere sarebbe potuta accadere a Legnano, Busto Arsizio, Castano Primo, etc.? Dove sono stati per 20 anni, a quel periodo risalgono le prime baraccopoli, Comune, sciolto per mafia nel 2008, Provincia e Regione?

Il Presidente Loiero sostiene che la Calabria abbia la miglior legge regionale di Europa sull'accoglienza degli immigrati, mi chiedo se avesse avuto la peggiore, cosa sarebbe successo! Da Loiero, che sarebbe da mandare a casa, mi aspetto almeno un ringraziamento al Ministro Maroni, il quale con grande alacrità sta combattendo la piaga mafiosa e non solo in Calabria, avendo assicurato alla giustizia oltre 900 tra latitanti e pericolosi delinquenti. Ottima è stata la risposta dello Stato con la decapitazione del clan egemone a Rosarno.

Caro Loiero, pensa ad aiutare Maroni nella lotta agli uomini di disonore che riempiono la tua Calabria, il resto sono solo parole inutili, purtroppo lo scandalo è scoppiato sotto la tua presidenza e ne devi pagare le conseguenze!

Andrea Scampini - consigliere comunale PD


lunedì 11 gennaio 2010

Una via a Bettino Craxi: perchè non sono d'accordo


Fa discutere la proposta del Sindaco di Milano, Letizia Moratti di intitolare una via a Bettino Craxi, storico leader socialista, presidente del Consiglio dal 1983 al 1987, che ricoprì anche il ruolo di assessore nella comunità milanese.


Personalmente non sono d'accordo con questa proposta per i seguenti motivi: Craxi ha contribuito ad aumentare notevolmente il nostro debito pubblico, ha creato un sodalizio politico-affaristico con Berlusconi,di cui politicamente è il padre e non ha avuto il coraggio di farsi processare, preferendo l'esilio in Tunisia; ecco che d'incanto la Moratti vuole premiare uno scolaro che dal punto di vista politico-amministrativo, etico, etc. ha palesemente fallito.


Rimango, però, di stucco nel momento in cui gli esponenti del Pd non prendono posizione, o peggio, se la prendono, sono favorevoli, come capitato con Roberto Caputo, ex socialista, ora consigliere provinciale del Pd, il quale vorrebbe che si intitolasse una via alla Bicocca, proprio da dove è partita l'esperienza politica di Craxi.


Qual è la posizione del Pd milanese?

E' indifferente, favorevole, oppure no? Come mai il Pd non ha partecipato alla manifestazione organizzata da Di Pietro oggi a Milano, contro l'intitolazione di una via a Craxi? La maggior parte delle forze politiche milanesi è contraria( Idv, Lega, Sinistra, Lista di Dario Fo,etc.).


Vorrei suggerire al sindaco Moratti tre nomi di personaggi, più meritevoli e ammirabili di Craxi, a cui si potrebbe intitolare una via:


-Aldo Aniasi, sindaco di Milano dal 1967 al 1976, socialista, poi passato ai democratici di sinistra, a detta di molti il miglior sindaco di Milano dal Dopoguerra.


- Fratel Ettore, definito il "Padre dei poveri", uomo di immensa carità, fondatore di numerose case a sostegno degli ultimi e degli emarginati


- Eugenio Monti, campionissimo del bob, drammaticamente scomparso nel 2003, che durante l'Olimpiade invernale del 1964 compì un gesto di sportività che ne fece il primo atleta della storia a vincere la medaglia Pierre De Coubertin, la massima onoreficenza per uno sportivo. All'equipaggio britannico di Tony Nash e Robin Dixon, avversari del nostro doppio, si era rotto un bullone e Monti prestò loro il suo. I britannici vinsero la medaglia d'oro grazie al gesto di Monti e Monti e Sergio Siorpaes presero la medaglia di bronzo. Un vero esempio di lealtà sportiva, alla faccia di alcuni campioni di altri sport!


Andrea Scampini - consigliere comunale PD