lunedì 31 maggio 2010

Scuola a ottobre...come negli anni sessanta


Il ministro Gelmini ci pensa. Ed è già lite. Il ritorno ritardato sui banchi è solo una proposta di legge, ma scatena subito polemica. Il ministro si dice aperta all'idea, l'Italia vive di turismo, contraria la Lega,che sostiene che si debbano rispettare i 200 giorni di lezione e le programmazioni di inizio e fine scuola sono di competenza regionale. La Lega infatti teme un ritorno al centralismo, proprio mentre sta accelerando verso un allargamento del federalismo.


La Gelmini sostiene che a settembre nel settore turistico ci siano le migliori opportunità sul piano economico, ciò aiuterebbe il turismo, dello stesso avviso il ministro Brambilla. Contrari Pd e Italia dei Valori, così come il Presidente dell'associazione nazionale Presidi, Rembado, il quale giudica l'ipotesi del rinvio ad ottobre antistorica e impraticabile: il nodo dei 200 giorni minimi, indispensabile per rendere legale l'anno scolastico, si potrebbe cambiare solo attraverso una nuova legge.


Scettico anche il Movimento italiano genitori: il rinvio danneggia studenti e genitori, che a settembre devono tornare al lavoro.


Tra i Paesi europei solo Malta inizia l'anno scolastico al 28 settembre, gli altri prima, Scozia, Danimarca, Svezia, Paesi Bassi, Norvegia, Finlandia, giusto per citarne alcuni, già in agosto.


Andrea Scampini - Consigliere comunale Pd


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