Mentre nel Castanese si sta discutendo del revamping di Accam, Amsa, la società che si occupa di raccolta rifiuti a Milano, ha presentato in Regione il progetto per un nuovo termovalorizzatore, che nascerà a Opera tra carcere, depuratore e tangenziale.
La nuova costruzione risponde al Piano provinciale gestione rifiuti, adottato dalla Provincia a novembre 2008. Anche incrementando la raccolta differenziata, il deficit di termovalorizzatori al 2011 sarà di oltre 600 mila tonnellate, compresi i fanghi derivati dalla depurazione delle acque, che non potranno più essere smaltiti in agricoltura. Il nuovo termovalorizzatore è stato progettato, ripensando al Silla 2, un modello per sicurezza e bassissimi livelli di emissioni; consentirà oltre lo smaltimento dei rifiuti, la produzione di calore ed energia, il primo ceduto alla rete di teleriscaldamento di A2A, la seconda all'Enel, diminuendo così l'utilizzo di centrali a gas e carbone.
Ecco i vantaggi:
- spegnimento di oltre 20 mila caldaie a gasolio e metano
- produzione di energia elettrica per 100 mila famiglie
- riscaldamento per oltre 30 mila appartamenti
- minor produzione di gas serra ( da 75 mila a 90 mila tonnellate all'anno di anidride carbonica)
- risparmio di 87 mila tonnellate di petrolio
- previste opere di compensazione per 8 milioni di euro, con interventi di mitigazione ambientale con un parco, piste ciclabili e percorsi pedonali.
- costo zero per Milano, che nei vent'anni di esercizio guadagnerà 128 milioni di euro, grazie al risparmio sulle tariffe di smaltimento dei rifiuti urbani.
- vantaggi anche per l'occupazione: 200 addetti per 4 anni fra progettazione e costruzione, mentre a regime l'impianto richiederà 80 addetti.
Andrea Scampini - Consigliere comunale Pd
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