Sono i lombardi a pagare più tasse locali in Italia, all'interno delle regioni a statuto ordinario. Se prendiamo come riferimento i dati del 2008, possiamo notare i 2697 euro versati in media l'anno dai cittadini lombardi contro una media italiana di 2364 euro.
Tra le regioni del Nord, Emilia Romagna 2541 euro, Piemonte 2438 euro, Veneto 2257; fanalino di coda Campania con 1657 euro.
La Campania svetta, invece, per i trasferimenti dallo Stato per finanziare la spesa corrente della regione, 1353 euro per cittadino, contro 175 euro a testa per la Lombardia; la media dei trasferimenti per le regioni ordinarie è 331 euro.
Tornando alle imposte locali, l'Ici sulla seconda casa è particolarmente salata per i liguri: se la media nazionale dell'imposta comunale sugli immobili è di 170 euro pro-capite, i liguri ne pagano 243 a testa. Per quanto riguarda la tassa raccolta rifiuti, sono i campani a pagare di più 128 euro pro-capite l'anno, contro i 24 euro pro-capite anno dei veneti.
Archiviato il Piano di governo del territorio, i due argomenti che stanno tenendo banco in questa calda estate sono il Piano urbano del traffico, che ci è stato brevemente presentato in commissione tecnica, di cui però, come spesso capita, non siamo, nonostante le ripetute richieste, in possesso di alcun documento.
Da quel poco che siamo riusciti a capire verranno rivisti gli itinerari dei bus di linea utilizzati dai nostri studenti, si parla di un senso unico sulla via Cadorna-diaz, cioè l'arteria di collegamento tra Magnago e Bienate, con pista ciclabile, non si è ancora ben capito come verrà ridisegnata la viabilità delle Piazze D'Armi e San Michele, si discute poi di riaprire via Lambruschini, la via delle scuole elementari di Magnago. Verrà poi prolungato il senso unico sulla via Vittorio Veneto in direzione cimitero,in pratica non si potrà più entrare dal ex Monumento caduti a Bienate.
Altro tema estivo, come ho detto all'inizio, è la manovra finanziaria D.L. 78/2010: non ci aspetta niente di buono!
Verranno toccati i costi della politica con la trasformazione del gettone di presenza dei consiglieri comunali in indennità di funzione onnicomprensiva, una sorta di fisso annuale, non più legato alla partecipazione a consigli comunali e commissioni consiliari dei singoli consiglieri.
Ancora, verranno ridotte l'indennità di assessori e sindaco, per un periodo non inferiore a 3 anni, del 3% delle indennità massime.
Giro di vite anche su studi ed incarichi di consulenza, meno 80% della spesa anno 2009, per Magnago per il 2011 1.428 euro, la nostra unica consulenza con lo studio legale Menzani, sui 7.000 euro anno.
Acquisto e manutenzione auto, compreso acquisto carburante, meno 20% della spesa 2009, ad eccezione auto polizia locale e protezione civile.
Riduzione delle spese di personale comprensive dei contratti co.co.co, tempo determinato, somministrazione, lavoro, formazione lavoro, lavoro occasionale. Confidiamo nella buona salute dei nostri dipendenti, altrimenti sarà dura rimpiazzarli anche per brevi periodi.
Viene tagliato il trasferimento dello Stato comprensivi del contributo Ici prima casa, per Magnago taglio 2011 170.000 euro, 2012 284.000 euro, il taglio di 170.000 euro è pari al 13% dei contributi statali assegnati a Magnago nel 2010, cioè 1.300.000 euro.
E se a un comune venisse in mente di splafonare dal patto di stabilità? Bene, lo Stato ridurrà il proprio contributo al comune del medesimo importo della quota di splafonamento.
La commissione finanziaria si riaggiornerà dopo la pausa estiva, verso metà settembre.
Si sono spente le luci della cronaca sulla vicenda che contrappone la dirigenza Fiat con i delegati FIOM-CGIL riguardo il nuovo contratto per i lavoratori di Pomigliano d'Arco.
Se volete farvi un’idea della questione, potete leggere il testo dell’accordo (senza la firma di FIOM-CGIL) e la lettera degli operai polacchi sulla loro esperienza di gestione Marchionne. Inoltre, vi offriamo una storia non ufficiale (ma reale) di un’altra fabbrica ora dismessa: la gloriosa Alfa Romeo di Arese, gioiello dell’imprenditoria lombarda, vittima di una disastrosa esperienza Fiat
Continua la polemica scatenata dalla Lega sui fondi destinati al Meeting di Rimini, in tutto 234 mila euro, di cui 168 mila per il padiglione di 300 metri quadri e la pubblicità sul catalogo, il resto dei fondi per attività di promozione del servizio civile e del servizio ferroviario regionale, dai collegamenti per Malpensa alle nuove corse del Passante ferroviario.
Gli uomini del vicepresidente Gibelli vogliono un chiarimento politico; all'attacco il neo consigliere della Lega Orsatti: " In un momento di grave crisi economica è auspicabile che la passerella agostana di Rimini non venga finanziata in modo così generoso con i soldi dei contribuenti lombardi" Ad Orsatti replica Maullu, assessore Pdl al commercio: " Il Meeting è un evento internazionale che ha un enorme ritorno in termini di comunicazione. Lo dico io che non sono un ciellino!
A Rimini la promozione istituzionale avviene con un costo contatto estremamente basso. In tempi di crisi, eventi come questo si organizzano proprio per mantenere quote di mercato.
Walter Galbusera, segretario Uil di Milano e della Lombardia, teme che Milano mandi in onda uno spettacolo poco edificante per il nuovo termovalorizzatore. Il nuovo impianto con una capacità di smaltimento complessivo di circa 400.000 mila tonnellate non solo porterebbe il sistema locale verso l'autosufficienza ma, disponendo di una capacità di riserva, garantirebbe anche una gestione integrata dei rifiuti in una rete regionale, mettendo in sicurezza la Lombardia di fronte a situazioni di emergenza. In questo contesto occorrerebbe comunque far crescere la raccolta differenziata che passerebbe dall'attuale 46,7% al 52,7%.
Galbusera auspica le garanzie ambientali con l'impiego delle migliori tecnologie disponibili per il recupero di energia e materiali, la moderna rete di teleriscaldamento e il controllo delle emissioni in atmosfera. Occorre procedere secondo le regole: c'è un piano provinciale rifiuti, approvato nel 2008 e c'è una proposta dell'Amsa alla regione, la quale attraverso la conferenza dei servizi deve prendere una decisione non oltre la primavera del 2011, se si vuole disporre dell'impianto entro il primo semestre 2014.
C'è sempre qualche appuntamento elettorale in vista e l'anno prossimo si elegge il sindaco di Milano. Il pericolo di rinviare scelte difficili per non correre rischi è in agguato!